Nel giugno 2017, parkrun ha modificato il nome del volontario Corridore di Coda in Camminatore di Coda.
La responsabile di salute e benessere di parkrun Global, Chrissie Wellington ci descrive il processo decisionale e l’impegno di parkrun per l’inclusività.
Arrivare ultimi. Sentirsi esclusi. Essere ridicoli. Queste sono le vere paure per molte persone che prendono parte a un evento sportivo, soprattutto per la prima volta.
Eppure a parkrun nessuno deve preoccuparsi di ritrovarsi ultimo all’arrivo, di essere troppo lento o di sentirsi solo e abbandonato. Ad ogni evento parkrun, in qualsiasi parte del mondo, è il volontario Camminatore di Coda che è sempre l’ultimo a terminare.
Torniamo indietro fino all’ottobre 2004 e alla prima “Bushy Park Time Trial”, come veniva allora chiamato parkrun. Ci furono 13 partecipanti e venne dato un premio all’ultimo arrivato.
L’inclusività e una incentivazione alla partecipazione, piuttosto che alla velocità, sono state incorporate fin dall’inizio nei principi di parkrun. Ancora oggi, non è previsto un tempo limite a parkrun.
Le persone possono camminare, fare jogging o correre alla velocità che desiderano, in sicurezza, nella consapevolezza che saranno tutte benvenute, apprezzate e applaudite.
Non dovette passare molto tempo, dopo che i parkrun cominciarono a diffondersi in tutto il Regno Unito, affinché il ruolo di Corridore di Coda, come era precedentemente nominato, fosse incluso nella lista dei volontari.
I Camminatori di Coda sono stati resi obbligatori negli eventi junior parkrun dal 2013 e da gennaio 2017 l’obbligo è stato esteso anche a tutti gli eventi 5k nel Regno Unito.
Tuttavia, c’era la sensazione che le persone avessero qualche remora nel partecipare perché non ritenevano di poter correre alcuni o tutti i percorsi di 5k.
Sentivamo che non solo il termine Corridore di Coda stava diventando meno appropriato in quanto un numero maggiore di partecipanti – inclusi gli stessi Corridori di Coda – camminavano, ma scoraggiava anche quelli che erano meno attivi, o timorosi di arrivare per ultimi, dal partecipare.
Fu assolutamente indispensabile che noi, un’organizzazione impegnata nell’inclusività, guardassimo attentamente a cosa potevamo fare per cambiare questa situazione e potessimo aprire le nostre porte il più possibile.
Il giugno 2017 è stato un passaggio fondamentale in questo viaggio. E’ stato quando abbiamo cambiato il nome del ruolo da Corridore di Coda a Camminatore di Coda.
Semantico sì, ma il cambiamento nel titolo è stato di vitale importanza nel riaffermare e ribadire il messaggio che tutti sono i benvenuti a parkrun, compresi quelli che partecipano ai nostri eventi camminando .
Ciò che avrebbe potuto essere visto come un aggiustamento insignificante o falso era in realtà una manifestazione vitale e visibile dei nostri sforzi per promuovere l’inclusività.
Ora il ruolo di Camminatore di Coda è obbligatorio in oltre 2000 eventi in tutto il mondo, un simbolo importante del nostro impegno nell’accogliere, sostenere e rispettare tutti, indipendentemente da come decidono di partecipare.
Alcuni eventi hanno scelto di avere più di un Camminatore di Coda, e spesso c’è un’atmosfera di festa nel gruppo.
Dal 2017, 110.796 persone straordinarie hanno indossato il gilet ad alta visibilità e si sono offerte volontarie in questo ruolo estremamente importante.
Le persone camminano per una serie di motivi: per motivi di salute, per poter ammirare il parco ed il panorama dal percorso a un ritmo più piacevole, per parlare e chiacchierare, per incoraggiare gli altri o perché potrebbero essere ai loro primi passi verso un più attivo stile di vita.
Nel 2012, nel Regno Unito, ci sono state poco più di 2.500 camminate nell’ambito di parkrun. Questa cifra è cresciuta rapidamente di anno in anno e nel 2019 si è attestata a oltre 140.000.
In altri paesi, la percentuale di camminatori è persino superiore a quella del Regno Unito. In Sudafrica, ad esempio, non è insolito che circa il 28% di tutti i partecipanti, giovani e meno giovani, cammini lungo il percorso di 5k.
Indipendentemente dai vari motivi validi per camminare, ognuno ha un suo spazio a parkrun – un luogo dove è possibile completare alcuni o tutti gli eventi con il proprio stile e nei propri ritmi e dove il Camminatore di Coda si trova sempre dietro di te.
Chrissie Wellington,
Responsabile di salute e benessere, parkrun Global
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