Noi parkrunner storicamente abbiamo sempre considerato che nell’ambiente parkrun ci sono podisti (chi corre, chi cammina, chi gattona, chi si perde, chi si ferma a mangiare a metà percorso – vale tutto!) e ci sono volontari (per coprire una lista di ruoli obbligatori e ben definiti da parte di parkrun UK). Tipicamente i volontari sono spesso le stesse persone che, settimana dopo settimana, sono presenti per dare l’opportunità ai podisti di completare la cammicorsa (*).
E poi ci sono i “campioni” che delle volte fanno parte dei podisti, e delle volte fanno parte dei volontari. Quelle persone brave che si ricordano ogni tanto di dare qualcosa alla loro comunità.
Inevitabilmente, spesso si considerano i volontari come quelli che si “sacrificano” tutte le settimane per il bene degli altri, e poi ci sono quelli che “egoisticamente” non si schiodano mai dalla linea di partenza per ricoprire un ruolo di volontario ogni tanto. Si creano anche delle tensioni…
Ecco, per fortuna, questo periodo tremendo, per tanti motivi, ci ha dato anche la possibilità di riflettere un po’ sulla nostra comunità parkrun, ricca, varia, fluida, crescente e coinvolgente, e rendersi conto che in realtà è assai più complessa, interessante e gratificante di quanto forse pensavamo.
Possiamo pensare del modello parkrun come di un “sistema aperto”. Ovvero, un cerchio con un esterno e un interno, che comunque sono connessi l’uno con l’altro. Se il cerchio d’oro racchiude le attività strettamente parkrun, comunque all’esterno del cerchio troviamo:
Noi parkrunner abbiamo delle interazioni con tutti questi elementi. Dobbiamo fare in maniera che sia un’interazione positiva.
E poi, all’interno del cerchio d’oro, altroché solo podisti e volontari!
Come vedete, in realtà, è veramente difficile occuparsi di un solo aspetto. La soddisfazione e la gratificazione che possiamo avvertire dallo svolgimento di ogni singolo ruolo è assolutamente paragonabile a qualsiasi altro ruolo. Nessun sacrificio, nessun egoista. Basta che manchi un singolo componente di queste figure e parkrun non c’è.
Forse invece di pensare a podisti e volontari, possiamo iniziare a pensare a PARTECIPANTI della più bella attività che ci sia nel mondo alle 9 del sabato mattina. Tutti importanti, tutti indispensabili. Bravi noi, tutti!
(*) Copyright Mura di Lucca parkrun, che hanno ideato questa stupenda parola inclusiva
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