Sapevate che il Sudafrica è il paese con il maggior numero di partecipanti camminatori a parkrun? Da noi nessuno deve preoccuparsi di finire per ultimo, essere troppo lento, sentirsi isolato o da solo. Ad ogni evento di parkrun, in qualsiasi parte del mondo, il volontario che fa il camminatore di coda è sempre l’ultimo ad attraversare il traguardo.
Il presidente di parkrun Sudafrica, Bruce Fordyce, ci racconta di più sul perché vogliamo bene ai camminatori.
‘Camminate, correte, fate jogging o fate il volontariato’ è uno degli slogan più famosi e conosciuti di parkrun. Quasi tanto importante quanto lo slogan “non dimenticate il vostro codice a barre!”
Da quando iniziarono i nostri primi parkrun nel 2011, abbiamo incoraggiato i partecipanti dei parkrun in Sudafrica a ricordare queste parole confortanti. Tutti i partecipanti, in tutte le parti del mondo, sono apprezzati a parkrun a prescindere dalla velocità a cui si muovono.
A parkrun nessuno deve preoccuparsi di attraversare il traguardo per ultimo, essere troppo lento, di sentirsi isolato o da solo. Ad ogni parkrun, in qualsiasi parte del mondo, è il volontario camminatore di coda ad attraversare il traguardo sempre per ultimo. Ad alcuni eventi si decide di avere più di un camminatore di coda e spesso, in fondo alla fila dei partecipanti, c’è aria di festa.
Il camminatore di coda è un simbolo importante che aiuta parkrun nel suo impegno ad essere accogliente, di sostegno e rispettoso nei confronti di tutti, non importa in che modo decidono di partecipare. Non c’è un limite di tempo a parkrun. Le persone possono camminare o correre a qualsiasi velocità, ben sapendo che ci sarà qualcuno ad accoglierle, apprezzarle e applaudirle.
In Sudafrica siamo contentissimi che quasi il 30% di coloro che completano i 5 chilometri ogni settimana siano camminatori. E siamo fieri che il nostro tempo medio per completare il parkrun è 42:43 minuti; il più lento della famiglia globale di parkrun.
Non importa in quale posizione finisci a parkrun, sarai sempre accolto con urla di incoraggiamento e calorosi applausi.
Noi crediamo che, ai primi tempi di parkrun qui in Sudafrica, la rapida crescita nei numeri si possa attribuire, in parte, al fatto che i nostri camminatori più lenti sapevano che nessuno li avrebbe presi in giro e che avrebbero sempre ricevuto una posizione in classifica, a prescindere dal loro tempo.
Gli ultimi che arrivano ai nostri parkrun, accompagnati dai camminatori di coda, impiegano solitamente più di un’ora per concludere i loro 5 chilometri. Questa situazione è simile in tutti i parkrun nel mondo.
Io mi sono aggregato parecchie volte ai camminatori di coda ed è stata un’esperienza fantastica. Quando il passo è più lento ci rimane più tempo per conoscere i nostri compagni, ridere e chiacchierare insieme a loro. I percorsi con più giri sono particolarmente divertenti perché c’è sempre un bello scambio di battute e spirito di squadra mentre incontri altri parkrunner lungo il percorso.
Parecchi eventi di parkrun si svolgono in ambienti meravigliosi e su percorsi affascinanti. Coloro che camminano hanno spesso più tempo a disposizione per poter apprezzare il paesaggio.
I camminatori non sono tanto diversi dai runner per quanto riguarda la loro motivazione per migliorare. Tutti vogliono leggere quell’email dopo l’evento, o attendere congratulazioni per aver fatto un nuovo record personale. I parkrun possono costituire la base perfetta che permette a chiunque, ovunque e di qualsiasi abilità, di raggiungere i loro obiettivi.
Mi ricordo che un paio di anni fa sono andato a visitare il parkrun di Mashishing nella provincia di Limpopo qui in Sudafrica. Ho visto una signora attraversare velocemente il traguardo e poi dare un pugno in aria, esclamando ad alta voce “si!”
Mi raccontò che era particolarmente felice perché aveva appena concluso la sua corsa in meno di un’ora per la prima volta.
Dal 2017, la bella cifra di 151.776 persone ha partecipato come volontari camminatori di coda a parkrun.
I camminatori sono e saranno sempre una parte essenziale e gradita ad ogni singolo evento parkrun.
Bruce Fordyce
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