Notizie - 8th giugno 2023

Un supporto durante la chemioterapia

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Jeannette Liebig era un’appassionata parkrunner, che partecipava ogni sabato mattina fino a quando, l’estate scorsa, le è stato diagnosticato un cancro al seno. Solo nelle settimane e nei mesi successivi ha riconosciuto l’importanza della comunità di parkrun nella sua vita.

 

L’esercizio fisico è sempre stato importante per me. Mio marito, Alex, ha smesso di fumare anni fa e ha iniziato a correre, quindi a un certo punto mi sono iscritta e l’ho trovato divertente.

 

Anch’io avevo fumato in passato, ma ho smesso dopo la mia prima mezza maratona. Ero sempre dietro ad Alex, ma questo non è affatto un male!

 

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Ci siamo iscritti al club di corsa locale, dove ho conosciuto anche il mio compagno di corsa, Hans-Jürgen. È stato Hans-Jürgen a venire a conoscenza di Neckarau parkrun di Mannheim grazie a un articolo di giornale.

 

Siamo venuti una volta e da allora partecipiamo regolarmente! È una grande comunità e ogni tanto visito anche Speyer Leinpfad parkrun e Oberwald parkrun a Karlsruhe.

 

Quando mi è stato diagnosticato il cancro al seno, inizialmente l’ho detto solo a poche persone in confidenza. Ho pensato: “Prima vediamo cosa succede”.

 

Può sembrare strano, ma all’inizio la cosa peggiore per me era la paura che mi cadessero i capelli. Quando alla fine ho perso i capelli a causa della terapia contro il cancro, è diventata visibile a tutti.

 

Ma ciò che mi ha fatto superare il periodo di chemioterapia è stato il parkrunning, che nel frattempo è diventato parkwalking.

 

Non volevo sguardi di commiserazione o volti sgomenti, ma le cose sono andate diversamente. Mi sono sentita subito accettata e la comunità di parkrun è stata così positiva, motivante e di grande conforto. Mi sono sentita sostenuta da tante persone e tutti mi hanno presa per come sono.

 

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Ho cercato di guardare avanti e ho continuato a camminare finché ho potuto. Poi, con il progredire della terapia, ho rallentato, ma continuavo a partecipare a parkrun quasi ogni sabato.

 

Rallentare sempre di più è stato difficile per me all’inizio, ma credo che sia un bene che io abbia mantenuto il mio corpo in movimento nonostante la malattia.

 

A parkrun ho avuto modo di parlare con tantissime persone gentili e di buona volontà e molte mi hanno accompagnata lungo il percorso. Mio marito Alex e il mio compagno di corsa Hans-Jürgen si sono presi cura di me e mi hanno sempre incoraggiato ad andare avanti.

 

Tutti i partecipanti a parkrun hanno contribuito molto alla mia guarigione e mi hanno spinto a superare la chemioterapia, grazie!

 

Jeannette

 

#loveparkrun

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