Questa settimana ricorre il settimo anno di parkrun Canada e questa storia merita di essere condivisa, ma fa da sfondo a un’infinità di storie nel mondo di parkrun. Da incredibili successi personali a commoventi legami comunitari, i parkrun canadesi sono stati testimoni di molte storie che meritano di essere celebrate.
Le storie si trovano ovunque. Si possono trovare sul nostro blog, sulle pagine dei social o tramite passaparola, ma si trovano facilmente se le vai a cercare. A parkrun, le persone amano parlare con voi mentre siete in fila per scannerizzare il vostro codice a barre, quando prendete un caffè o siete con altri volontari o tra i corridori e i camminatori durante i 5 km. Raramente c’è un momento sbagliato e il sabato mattina è l’occasione ideale per scoprire alcune di queste storie o per condividere la vostra.
La profondità e l’ampiezza sono impressionanti. Per esempio, di recente abbiamo sentito i direttori dell’evento di Moussette parkrun e ci hanno raccontato come sono stati ispirati a portare parkrun a Gatineau dopo la loro esperienza di volontariato a Orleans parkrun.
Poi c’è Laurie, che nel 2017 non si considerava una persona sportiva, ma voleva partecipare a una “fun run” (una corsa ludico-motoria a scopo benefico). Il ruolo di “tail walker” di parkrun ha fatto sì che non ci fosse il timore di arrivare ultimi ed è stato un luogo fantastico per incontrare nuove persone. Ora Laurie ha completato sia 100 corse/camminate che 100 eventi come volontaria ed è una frequentatrice abituale di Richmond Olympic parkrun.
Suzanne di Nose Hill a Calgary sapeva che ciò che aveva sperimentato nel Regno Unito sarebbe stato utile a chi viveva nella sua nuova città, Calgary. Ha trovato un percorso, una squadra e ha ottenuto il sostegno della città per poter lanciare Nose Hill parkrun, il primo parkrun canadese.
At North Bay parkrun, we heard from Angela in 2019 on how running helped her become more physically active, combat the fatigue of her regular routine, and give her time to just be herself.
Queste storie sono solo una piccola goccia nel mare di storie che ci sono in giro. Quest’estate, in Canada, circa 2.000 persone hanno partecipato a parkrun ogni settimana. Sono un sacco di storie! Troppe per essere condivise qui, ma sono là fuori, in attesa di essere scoperte da voi.
Debby Fu, la direttrice dell’evento di Central parkrun, sa benissimo che ci sono tantissime storie e che per ascoltarle basta chiedere. Così, una settimana del febbraio 2020, ha deciso di farlo e ha scoperto cosa significa parkrun per le persone.
Vi incoraggiamo a fare lo stesso. Non si può mai sapere chi si incontrerà, quali storie si ascolteranno o forse cosa ispirerà la vostra prossima avventura.
Quando venite a parkrun, ricordate che oltre all’opportunità di fare attività fisica all’aperto e di conoscere nuove persone, c’è anche la possibilità di ascoltare e condividere le storie degli altri.
Sono sette anni che facciamo parkrunning in Canada e ci piace sentirle! Siamo entusiasti di quelle che abbiamo ascoltato e ancora di più di quelle che ci aspettano. Quando visiterete parkrun la prossima volta, ricordate che ogni persona porta con sé una storia unica che vale la pena condividere, quindi prendete un caffè e chiedete di ascoltarla.
Non volete aspettare? Condividete la vostra storia qui.
#loveparkrun
Inanzitutto, sappiamo tutti che parkrun significa partecipare, fare comunità, stare insieme all’aria aperta e magari prendere un caffè dopo. Ma a volte si vuole puntare a un record personale (PB)! Condividiamo alcuni consigli del corridore di lunga distanza e regolare parkrunner australiano Steve Moneghetti su come vi potete dare le migliori possibilità di ottenere…
Simon Tobin è un medico a tempo pieno e parla regolarmente con centinaia di persone durante la settimana, ma ha paura di parlare in pubblico e balbetta quando è nervoso. Il volontariato a parkrun lo ha aiutato ad abituarsi a parlare con gruppi di persone, dandogli anche l’opportunità e la fiducia di partecipare a un’intervista…